| ANATOMIA DEI MARINIDI|





RAZZA PNG, MOSSA QUINDI UNICAMENTE DAL FATO » Il vero aspetto di queste creature è mostruoso e sovrannaturale. Capaci di prendere la forma di esseri umani sulla terra ferma, per cacciare e simili, nascono però come esseri in parte umanoidi:

testa: per poter respirare sott'acqua, sono presenti lungo il collo gli archi branchiali ossei, pari a tre per ogni lato, dando una forma allungata e sostenendo la struttura più fragile e filamentosa delle branchie. Arrivando infine al volto, possiamo notare come la bocca sia piena di denti forti ed aguzzi, capaci di tritare anche le carni più spesse, filamentose e stoppacciose, resistenti, che si trovano in natura. In vera forma è impossibile per il Marinide nascondere questa dentatura, cosa che invece è in grado di fare in forma umana. Il volto presenta tratti allungati e spigolosi, con occhi sprovvisti di palpebre siccome l'acqua li pulisce costantemente. Per far fronte alla carenza di luce, gli occhi dei Marinidi sono pieni di bastoncelli che ne potenziano la vista, oltre ad una membrana posizionata dietro la retina che riflette due volte la luce così da potenziare l'effetto luminoso anche nelle acque più profonde. Per proteggere meglio gli occhi quando attaccano c'è la membrana nittitante, ovvero una sorta di palpebra semi-trasparente che, quando chiusa, dona un effetto opacizzato agli occhi. Questa palpebra, oltre a proteggere l'occhio, ha un effetto idratante e non pregiudica la vista del Marinide.

tronco: dalla vita in su, i Marinidi presentano una struttura del tronco antropomorfa ma con la muscolatura molto marcata in modo da consentire di spostarsi agilmente in acqua. In modo più simile invece agli anfibi, rafforzando ancora di più le capacità di nuoto, è la presenza di mani palmate. Fra le dita, apparentemente come quelle degli esseri umani, passa un tessuto adiposo che permette una maggiore spinta in acqua, a discapito però delle qualità prensili tipiche di un umanoide. Difatti, nella sua vera forma, il Marinide potrà afferrare e stringere fra le dita, ma compiere azioni complesse che richiedono l'aiuto del pollice risultano essere impossibili. Inoltre, la pelle è cosparsa da una patina perlacea che sostituisce la semplice carne umana, siccome non è adatta alla sopravvivenza nei fondali marini. La colonna vertebrale in un Marinide continua all'interno della coda arrivando fino all'estremità della pinna caudale. Attorno ad essa poi sono presenti i vari muscoli che permettono le contrazioni e di imprimere forza nei movimenti. In questo modo per loro è possibile muoversi, attorcigliarsi ed eseguire ulteriori posizioni fisiche. Per questo motivo prendono forme sinuose ed ondulate quando nuotano, siccome il movimento si propaga lungo tutta la colonna vertebrale.

parte inferiore: mancano sia le gambe che l'apparato genitale, come inteso nell'essere umano, per avere in cambio una lunga, resistente e forte coda alla cui estremità è presente una pinna caudale. Nonostante la parte inferiore sia a forma di pesce, la pinna si presenta orizzontale come per i mammiferi, ovvero i cetacei. Questa pinna permette ai marinidi quindi di muoversi con grande libertà di manovra, nonché agilmente, negli ambienti acquatici. Grazie anche alla robustezza, alla resistenza ed alla lunghezza della coda, possono avvolgere e stritolare le loro prede finché inferiori di taglia alla propria. La coda, di norma, è ricoperta totalmente da delle scaglie iridescenti, la quale attaccatura al corpo si manifesta con una sorta di cintola che percorre i laterali dei fianchi, scendendo poi sotto l'ombelico tracciando la traiettoria degli addominali obliqui. Il colore delle scaglie (e quindi della coda) varia da individuo ad individuo.

lunghezza coda e peso in vera forma: nonostante il busto dalla forma umanoide varia con le lunghezze medie di un qualsiasi essere umano, la coda è lunga una volta e mezzo l'altezza del Marinide in forma umana. Si aggiunge anche il fatto che il corpo è composto principalmente dai muscoli, altrimenti la coda risulterebbe essere inefficace e poco controllata. Per ciò il peso in generale è fuori scala rispetto ad un qualsiasi esponente umano, stregato o elementale. Da questo punto di vista assomigliano molto ai lupi mannari, siccome il peso di un marinide nella media è sproporzionato in sovrappeso per essere adeguato alla sua forma originaria.




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Capacità digerenti: possiedono dei succhi gastrici molto forti che gli permettono di digerire esclusivamente la carne di pochissime creature viventi. La carne deve essere cruda ma mantenuta in ottimo stato; di norma va mangiata fresca e, quando inizia a marcire, diventa nociva per i Marinidi. Si nutrono di esseri umani, Elementali, Stregati e Draconici. Per quanto riguarda i Mannari, invece, è estremamente raro che un Marinide provi a nutrirsi di loro e, nel caso succedesse, la carne verrebbe rigettata, lo stesso vale per gli animali, marini o terrestri. Di creature non morte come i Vampiri, la loro carne risulterebbe essere addirittura nociva. Quando mandano giù degli organismi impossibili da digerire ed assimilare, come ad esempio anche i vegetali, questi vengono immediatamente espulsi tramite il rigetto. Per quanto riguarda la digestione, i Marinidi assomigliano molto ai serpenti da questo punto di vista, siccome impiegano giorni per digerire la preda. Di norma, mangiando un essere umano medio, il Marinide sarà sazio per tre giorni.

Riproduzione: un'altra peculiarità di questa razza è che risulta essere il maschio colui che porta avanti la gravidanza. Durante l'accoppiamento è la femmina a deporre i propri ovuli (uno o due al massimo) all'interno di una sacca incubatrice presente nella coda del maschio, poco sotto la cintola pelvica. Il partner li feconda e li ospita per tutto il periodo dello stadio fetale, arrivando poi al parto a seguito di tutta una serie di contrazioni e dolori fisici molto simili a quelli del parto umano, dando vita a dei cuccioli di Marinide che nascono già in forma mutata.







PSICHE & SOCIETÀ

I Marinidi hanno molto in comune con i lupi mannari, più di quanto si creda. La natura di entrambe le specie non è altro che un mix fra il lato razionale, più cosciente, paragonabile a quello umano, ed un altro invece più istintivo, che è quello del predatore sovrannaturale. Allo stesso modo, la sfaccettata psiche di questa razza è molto variopinta, siccome ci nasce proprio in questo modo, non si trasforma come invece accade per i Vampiri. I Marinidi possono provare emozioni sincere e pure, così come essere affetti da pensieri subdoli e perfidi. La cosa che lì lega più fra di loro è la società in cui vivono, siccome sin da piccoli viene insegnato loro che sono dei predatori all'interno della piramide alimentare, quindi molto in alto rispetto ad altre specie, seppure definite intelligenti, di cui però si nutrono. Ciò che li rende più distanti dagli altri è proprio la base della loro natura. Per sopravvivere i Marinidi devono restare in acqua e passare poco tempo sulla terra ferma e, anche quando hanno forma umana, la loro fame è sempre la stessa. Su queste basi è difficile creare rapporti sociali ed amorosi con altre specie, molto spesso fermandosi nell'ottica di prede e predatori, nemici od alleati in base al comodo della situazione.

La società dei Marinidi spesso e volentieri è dominata da una donna. Non è impossibile, o raro, che i maschi arrivino a coprire ruoli importanti nella società. Più che un fattore razzista, è un fattore culturale e di tradizione il potere femminile al vertice.

La società è assai basilare, siccome i Marinidi vivono sott'acqua e quindi sono impossibilitati ad utilizzare la tecnologia sviluppata dagli esseri umani. Finiscono col colonizzare rovine subacquee, navi affondate e grotte sottomarine, seppure alcuni fortunati trovano letteralmente rovine di città sott'acqua. Però non sono estranei all'uso della tecnologia umana e dei loro costumi, siccome sin da piccoli viene insegnato ai marinidi come padroneggiare l'abilità mutaforma. Le tecniche di combattimento e le tattiche di caccia fanno parte della crescita e dello sviluppo di qualsiasi soggetto, che sia maschio o femmina.

Vengono affinate tutte le capacità del Marinide nella sua crescita, in modo tale che impari sia a difendersi fisicamente quando c'è il bisogno, sia ad utilizzare il proprio canto durante la caccia. Non esiste un singolo Marinide che sia stonato. Le armi con le quali si allenano di più sono le reti, i tridenti, le lance e gli arpioni. Questo perché si adattano bene al loro mondo sommerso: sono armi da mischia che però hanno una forma adatta anche al lancio. Utilizzare archi o balestre, in effetti, risulta impossibile. Inoltre, siccome non cacciano e non si nutrono delle carni dei pesci ed altre creature marine, finiscono col sviluppare un altro genere di rapporto con questi animali. E' assai simile a quello di animali domestici o da soma, seppure più sviluppato siccome sono capaci per natura di parlare con loro.

Per questi motivi i Marinidi hanno una società abbastanza chiusa e restia a superare le vecchie tradizioni, avendo sviluppato riti e credenze tipiche della loro specie.






LA CACCIA ED IL CONTROLLO

E' bene specificare che i Marinidi, rispetto agli altri predatori sovrannaturali, sono indubbiamente i più controllati. Differentemente dai Mannari, gli appartenenti al popolo del mare non sono schiavi di un istinto bestiale che piega la loro volontà. Quando un Marinide caccia, è perchè decide di farlo e non perchè viene acciecato dall'istinto. Sono predatori eleganti, strateghi della caccia che la maggior parte delle volte utilizzano il Canto Ammaliante per ingannare le proprie prede. Questo vale fin dal livello 1 che sarà capace di contenersi anche davanti ad una preda. Tuttavia è sempre bene specificare che anche i Marinidi non possono ignorare la presenza di una preda sovrannaturale. Avere vicino a sé un Elementale o un Draconico non è comunque una cosa che passerà inosservata, la voglia di divorarli comunque sarà sempre presente, per quanto entrerà in contrasto con la capacità di controllarsi. Il Marinide, quindi, non subirà mai una lotta interiore fra razionalità ed istinto in quanto al momento dell'attacco sarà sempre la parte razionale a portarlo all'azione.




PERCEZIONI & RELAZIONI

Draconici: emanano un odore invitante, diverso da quello degli Elementali.
Elementali: percepiscono un odore invitante, diverso da quello dei Draconici.
Licantropi: fiutano la loro natura animale.
Marinidi: si riconoscono a colpo d'occhio in qualsiasi forma.
Stregati: hanno lo stesso odore degli esseri umani.
Vampiri: fiutano la loro natura non morta.

I Marinidi vivono in società abbastanza chiuse, il cui contatto si riversa principalmente con gli animali acquatici. Per questo motivo rimangono molto spesso uniti fra di loro, nonostante le tante sfaccettature che può mostrare ogni singolo individuo. Anche perché gli viene insegnato che da soli sono deboli, fin da quando sono bambini. Sono rari i solitari che, di norma, hanno sempre motivi particolari alle loro spalle.
Gli Elementali ed i Draconici sono delle prede naturali per i Marinidi. Queste creature hanno un sapore prelibato e la loro carne è particolarmente prelibata. Possono arrivare ad essere alleati per una causa comune, o per rapporti politici, patti e simili, ma i rapporti fra le due razze saranno più difficili da mantenere rispetto a quelli con le altre razze.
Con i Licantropi la relazione è molto ambivalente. I Marinidi non si nutrono dei Mannari, eppure entrambi sono dei predatori nella loro natura sovrannaturale. Per quanto i primi rivendicano la terra ed i secondi le acque, spesso e volentieri i loro territori di caccia finiscono con l'essere gli stessi. Per questo, in base soprattutto ai capi dei clan, i rapporti fra le due razze non sono per nulla scontati.
Gli Stregati rientrano nella catena alimentare dei Marinidi allo stesso modo degli umani, anche se non alla pari degli Elementali o Draconici. Non è tuttavia impossibile, in base ai capi clan, che si stipulino dei patti fra le due razze. Si tratta di due razze che, almeno solitamente, sono diffidenti.
Per quanto riguarda i vampiri, le due specie si assomigliano molto da un certo punto di vista. Entrambe, per nutrirsi, spesso finiscono col commettere omicidi a sangue freddo, venendo quindi etichettati facilmente anche come dei killer. Sono gli alleati naturali più vicini ai marinidi, anche perché nessuno beve il sangue dell'altro, o mangia la carne dell'altro, siccome risulterebbero disgustose e malsane.





NASCITA

I Marinidi sono creature estranee in tutto e per tutto al piano materiale della Terra, i quali sono slegati in ogni senso all'essere umano. Hanno un aspetto semi-umanoide ed alcuni tratti specifici solo ed esclusivamente a pro della sopravvivenza, prendendo ciò che gli serve per essere creature miste e capaci di muoversi come più abbisognano. Si nasce Marinidi e non esiste alcun periodo di passaggio come semplici esseri umani. Per quanto riguarda la gravidanza in sé, questa razza presenta una peculiarità assai rara in natura, definita gravidanza maschile. In natura, sulla Terra, questa peculiarità è presente esclusivamente nella famiglia dei syngnathidae (pesci ago e cavallucci marini), ovvero delle creature acquatiche con cui i marinidi condividono diversi tratti che permette a loro la sopravvivenza nell'acqua. La femmina depone l'ovulo nella sacca incubatrice del maschio, il quale non potrà più cambiare forma in quella di un essere umano per tutto il periodo della gravidanza. Quando arriva il momento del parto, il maschio espelle il nascituro con delle contrazioni addominali simili a quelle del parto femminile. I casi di parti gemellari non sono poi così rari per questa razza e, per il resto, la gravidanza è assai simile a quella di un semplice essere umano, fra sbalzi umorali, le voglie ecc.
Può capitare che un Marinide si accoppi con un membro non della propria specie, seppure il caso risulta essere veramente molto raro. In questo caso, il maschio della specie si vedrà privato della possibilità di portare avanti la gravidanza che, al contrario, verrà compiuta dalla specie femminile dell'altra razza. Durante questo periodo, il maschio di Marinide percepisce il bisogno irrazionale di restare sempre al fianco della sua compagna, provvedendo ai bisogni che scaturiscono dallo stato interessante dell'altra. Il maschio si preoccuperà inoltre di far si che il parto avvenga in acqua, siccome la probabilità che il nascituro sia un marinide è altissima. Il mare è l'opzione migliore in assoluto, altrimenti c'è sempre la possibilità di una grande piscina. Il fatto che un Marinide nasca fuori dall'acqua, sulla terra ferma, rappresenta un rischio di morte altissimo per lo stesso, dato che non è ancora capace di prendere forma umana per sopravvivere fuori dall'ambiente marino.


ANZIANITÀ

FOR
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+3
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+6
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+15
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+0
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ABILITÀ

Assaltare (FOR): Un marinide può ATTACCARE il bersaglio sfruttando le TATTICHE di COMBATTIMENTO apprese allenandosi sott'acqua. L'attacco prevede un SINGOLO colpo contro UN bersaglio adiacente, portato a MANI NUDE, che sia con un pugno, una testata, un calcio o simili. Il bersaglio ha diritto ad un TIRO su SCHIVARE; se il risultato è PARI o SUPERIORE a quello di Assaltare, l'attacco è stato schivato. Nel caso il tiro di Assaltare risultasse essere SUPERIORE, il colpo andrebbe a segno. Se il tiro va da 4 ad 11, il DANNO è PARI a 20 meno il TIRO su COSTITUZIONE del bersaglio. Se il tiro va da 12 a 19, il DANNO è PARI a 30 meno il TIRO su COSTITUZIONE del bersaglio. Se il tiro va da 20 a 27, il DANNO è PARI a 40 meno il TIRO su COSTITUZIONE del bersaglio. Se il tiro va da 28 a 35, il DANNO è PARI a 50 meno il TIRO su COSTITUZIONE del bersaglio.

Canto Ammaliante (CAR): Un Marinide può AMMALIARE un SINGOLO bersaglio all'interno del proprio RAGGIO VISIVO. Per avere effetto, il bersaglio deve ASCOLTARE il CANTO del Marinide. L'utilizzo di Canto Ammaliante prevede un tiro contrapposto su VOLONTÀ da parte del bersaglio. Se il tiro di Volontà è PARI o SUPERIORE, resiste all'ammaliamento. Se invece il tiro su Volontà è INFERIORE, il bersaglio viene ammaliato e comincerà ad AVVICINARSI al Marinide finché non sarà ADIACENTE a quest'ultimo. Se il Marinide si sposta, il bersaglio continuerà a SEGUIRLO, finché continuerà ad attivo Canto Ammaliante. Il bersaglio è in TRANCE e pensa solo quanto sia bello il canto, provando il DESIDERIO di voler continuare ad ascoltarlo. Se il Marinide ATTACCA il bersaglio, l'ammaliamento ha TERMINE. Se il bersaglio passa VICINO ad una qualsiasi fonte di PERICOLO IMMEDIATO, l'ammaliamento ha TERMINE. Una volta RIPRESO, il bersaglio sarà in stato CONFUSIONALE e NON saprà dire perché si trova nel luogo del risveglio, o cosa avesse intenzione di fare fino a pochi secondi prima. La DURATA del Canto Ammaliante è di TRE TURNI e può essere utilizzato solo DUE VOLTE in modo attivo (quindi in riuscita) sullo stesso Bersaglio, nella stessa giocata.

Guarigione Accelerata (COS): Un marinide può CURARE le proprie ferite senza bisogno di cure mediche specifiche. PUÒ chiudere le ferite, aggiustare le ossa rotte e simili, ma NON è capace di ripulirsi dai veleni o di curarsi dalle malattie. In base al RISULTATO dell'abilità, si può curare di un ammontare differente di punti ferita. Con un tiro da 4 ad 10, la cura AMMONTA a 20 punti ferita. Con un tiro da 11 a 17, la cura AMMONTA a 30 punti ferita. Con un tiro da 18 a 24, la cura AMMONTA a 40 punti ferita. Con un tiro da 25 a 30, la cura AMMONTA a 50 punti ferita.

Linguaggio Marino (CAR): Un marinide può PARLARE con pesci, anfibi e simili, che compongono la FLORA sia di acqua DOLCE che di acqua SALATA. Questa capacità è SEMPRE attiva, ma quando bisogna CHIEDERE cose importanti, raccogliere informazioni, NON sempre la riuscita è scontata. Gli ANIMALI possiedono un altro genere di INTELLIGENZA e CONOSCENZA, per questo il confronto diretto su temi più particolari non è scontato. Con un tiro da 5 a 13, il marinide RICEVERÀ come risposta DISCORSI SCONCLUSIONATI. Con un tiro da 14 a 22, il marinide RICEVERÀ una risposta CRIPTICA ma ATTINENTE alla domanda. Con un tiro da 23 a 30, il marinide RICEVERÀ una risposta CHIARA ed ATTINENTE alla domanda.

Soffocamento (FOR): Un marinide può SOFFOCARE un bersaglio e farlo SVENIRE. per utilizzare questa abilità, deve VINCERE una prova su AFFERRARE contro il bersaglio. Dal turno SEGUENTE, se il bersaglio non s'è liberato, il marinide potrà COMINCIARE a sfiancare l'avversario per farlo svenire. Al tiro di Soffocamento il bersaglio ha diritto ad una PROVA CONTRAPPOSTA su RESISTENZA. Se il bersaglio fa un tiro PARI o SUPERIORE a quello dell'avversario, RESISTE al soffocamento. Se il bersaglio fa un tiro INFERIORE al proprio avversario, COMINCIA a soffocare. Ogni volta che VINCE il marinide, il bersaglio diventa sempre più DEBOLE, ma nel suo turno potrà ancora ATTACCARE o tentare di SFUGGIRE alla presa. Dopo che il marinide ha vinto X prove su Soffocamento, il bersaglio perde i sensi ed è alla mercé del suo attaccante. Per X prove si intende la COSTITUZIONE del bersaglio /2. Es.: il bersaglio ha 6 a Costituzione ed un marinide tenta di soffocarlo; dopo 3 prove contrapposte vinte dal marinide, il bersaglio sviene.


CAPACITÀ

Debolezza all'Elettricità: un Marinide è vulnerabile a qualsiasi fonte di danno elettrica, che sia a causa della magia, dai fulmini, da fili scoperti ecc. Quando subisce danni da una qualsiasi fonte, o propagazione di elettricità, il colpo viene maggiorato di 15 PF.

Mutaforma: qualsiasi Marinide impara a trasformarsi in un essere umano per poter camminare sulla terra ferma. Le fattezze sono tipicamente umane, perdendo quindi alcuni tratti fisici come, ad esempio, la pinna e le branchie. La forma umana è una sola ed è sempre la stessa, attinente alla forma reale del soggetto. Il Marinide però mantiene tutte le abilità, capacità e qualità peculiari della razza, a meno che queste non possano essere utilizzate esclusivamente sott'acqua. Mentre si trova in forma umana, quando ha bisogno di cibarsi, il marinide può effettuare una mutazione parziale del volto così da poter sfruttare le sue capacità fisiche originarie. Senza l'utilizzo di questa trasformazione parziale, non sarebbe capace di cibarsi in forma umana. Il marinide può restare in questa forma per un massimo di 3 giorni, dopodiché dovrà tornare in acqua. Nel caso non tornasse in acqua in tempo, che sia il mare od una grossa quantità come una vasca olimpionica, un lago, un fiume, partirebbe il soffocamento. Al termine del soffocamento il Marinide morirebbe. La capacità da mutaforma funziona a piena descrizione del marinide, decide lui quando prendere forma umana e quando tornare a quella originale.

Rabdomanzia: un Marinide, senza bisogno di concentrazione, è in costante consapevolezza della presenza di acqua, che sia dolce o salata, in un raggio di mezzo chilometro attorno a lui. Non deve essere per forza il mare, un lago od un fiume; il marinide percepisce l'acqua nelle bottiglie, nelle piscine, che scorre all'interno delle condutture ed in qualsiasi altra forma.

Radar Subacqueo: un Marinide, quando si trova in acqua, non ha modo di utilizzare l'udito e l'olfatto per agevolarsi nello studio dell'ambiente circostante. Grazie però alla sua vista ed al suo senso del gusto sviluppati, possiede un vero e proprio radar che gli permette di conoscere ciò che si trova attorno a lui. Il marinide viene a conoscenza di ciò che si trova e si muove in un raggio di 9 m attorno a lui. Può riconoscere se l'ambiente è contaminato da ambienti estranei a quelli acquatici, cosa si trova al suo interno se è tipico della flora e fauna locale, oppure se è estraneo ma che ha avuto modo di conoscere nella sua esperienza di vita. Se l'oggetto/persona/altro estraneo nell'ambiente non è famigliare al marinide, questi non sarà capace di riconoscerlo. Inoltre, sempre tramite l'utilizzo di questo radar, un marinide può comunicare con altri suoi simili, o creature acquatiche, presenti nel raggio di 9 m.

Resistenza al Freddo: un marinide può modulare la propria temperatura corporea a piacimento, in modo tale da sentire più caldo e non soffrire il freddo. Questa capacità però non vale all'inverso: ovvero non può far scendere troppo la propria temperatura corporea, quindi non può resistere al caldo.

Rigenerazione: un Marinide, grazie alle proprie doti curative, è capace di rigenerare i tessuti corporei. Questo non significa che, se perde un dito ad esempio, è capace di farlo ricrescere dal nulla, bensì che può riattaccarselo. L'arto da riattaccare può essere il proprio, così come può provenire da altre fonti. Ad esempio, il dito sopracitato potrebbe essere staccato ad un altro mannaro, razziato od umano, ed essere riposizionato al posto di quello mozzato. In base all'entità del danno, il tempo per far sì che la rigenerazione sia completa, aumenta esponenzialmente. Attaccare un dito della mano o del piede, un occhio, il naso od un orecchio, richiede 1 round. Attaccare una mano od un piede richiede 2 round. Attaccare un braccio od una gamba richiede 3 round.

Sensi sviluppati: Un Marinide, come ogni razza predatrice, possiede dei sensi sviluppati (udito, vista ed olfatto). Questi sensi superano di gran lunga quelli umani. Per maggiori informazioni consultate il paragrafo dell’anatomia dedicato ai sensi dei Marinidi.